Ancora Crepes: morbidi involucri….per tutti (i gusti)

Spesso l’originalità in cucina non sta tanto negli ingredienti utilizzati per comporre le ricette quanto nella loro presentazione. Ecco allora che racchiudere i piatti in uno “scrigno” può rappresentare uno stratagemma efficace per stupire gli ospiti.

Piatti semplici ma con sorpresa!

Quando il tempo per cucinare è poco e gli ingredienti a disposizione nella dispensa e nel frigorifero scarseggiano, realizzare delle ricette originali sembra un’impresa impossibile. Eppure a volte anche ricette semplici e apparentemente “banali” possono assumere un aspetto scenografico, o addirittura gourmet, se trasformate nella farcitura di involucri di pasta lievitata, pasta brisée, pasta sfoglia o pasta fresca all’uovo oppure nel cuore nascosto in una croste croccante di panatura o pastella.

Nascono così calzoni, panzerotti, rustici, arancini, torte salate, strudel, ravioli, cappellacci e così via…  Ma l’opzione più strategica (perché versatile, semplice e rapida da preparare) è rappresentata dalle crepes: dischi morbidi e sottili di pastella, a base di pochi ingredienti e che cuociono rapidamente in padella, possono essere preparati in anticipo rispetto al momento in cui andranno utilizzati e, una volta farciti possono essere piegati a mezzaluna o a ventaglio, arrotolati o chiusi a sacchetto.

Versatilità salata

Se la ricetta di base e la tecnica di preparazione delle crepes è più o meno sempre la stessa (in alcuni casi viene omesso il latte e sostituito con l’acqua), le ricette in cui utilizzarle sono davvero moltissime. In alcune Regioni d’Italia vengono preparate addirittura in brodo: ne sono un esempio le scrippelle ‘mbusse all’abruzzese, un piatto unico tipico della provincia di Teramo, che si prepara dapprima realizzando delle crepes con solo acqua, farina e uova e poi cospargendole di formaggio grattugiato, arrotolandole e immergendole nel brodo di carne (o meglio ancora di gallina) caldo.

C’è anche chi utilizza le crepes per ricavarne delle “finte tagliatelle” da insaporire con i condimenti più diversi e da servire in alternativa alla classica pasta all’uovo (un po’ come avviene per la “finta trippa” alla romana).

Ma restando nel mondo dei “ripieni”, esistono molti impieghi originali che vedono le crepes protagoniste: oltre a sostituire la sfoglia dei cannelloni, possono essere utilizzate anche come involucro dei ravioli (anche nella variante aromatizzata e colorata alla barbabietola, agli spinaci e così via) o come contenitore per realizzare degli sfiziosi fagottini, ottimi caldi ma anche freddi, a seconda della farcitura che contengono.

Ma la declinazione più gettonata resta quella delle crespelle in teglia: farcite, piegate a portafoglio (o a ventaglio) e gratinate al forno, con besciamella e formaggio di copertura in modo da ottenere una bella crosticina dorata che contrasti con la consistenza morbida e filante del ripieno.

 

Dolcezza per tutti

Probabilmente in virtù della fama della celebre crepe suzette, alle quali come si legge in questo articolo pubblicato su www.gamberorosso.it spetta il merito di aver consacrato alla fama internazionale una preparazione già esistente già nel V secolo o addirittura fin dai tempi dell’Antica Roma, nell’immaginario collettivo il termine “crepe” evoca immediatamente un riferimento dolce.

A seconda di come vengono farcite possono trasformarsi in un fine pasto alternativo ai dessert più scontati o in una merenda golosa da concedersi ogni tanto. Ma il momento della giornata al quale le crepe possono dare un valore aggiunto è senza dubbio la colazione, proprio come i cugini d’Oltreoceano pancakes.

Anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta, dal momento che questi involucri dal gusto delicato si prestano bene ad accogliere zucchero, miele, creme, confetture. Ma se si opta per ripieni più semplici come frutta fresca, accompagnata magari da cacao amaro e granella di noci, nocciole o mandorle o confetture senza zucchero, possono entrare a pieno titolo anche nel menù della colazione dedicato ai diabetici.

 

 

 

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