Quali sono le novità introdotte dal Codice della Crisi e dell'Insolvenza

Quali sono le novità introdotte dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza?

Recentemente, in termini legislativi, sono state introdotte importanti modifiche il codice della crisi e dell’insolvenza (spiegate qui). È molto importante, infatti, a prendere a fondo tutte le novità introdotte con la direttiva dell’Unione Europea 2019 barra 1023. Quest’ultima, infatti, approfondisce il tema della direttiva sulla insolvenza. Cerchiamo ora di capire quali siano i punti principali di questa nuova norma.

Che cosa introduce la nuova norma sulla crisi e sull’insolvenza?

La nuova norma sulla crisi e sull’insolvenza è molto importante in quanto va ad aggiornare quelle che sono le normative della materia. Tra gli aspetti innovativi, di questa norma, ricordiamo l’introduzione degli obblighi di salvaguardia che hanno come obiettivo quello di individuare le crisi aziendali in anticipo e, al contempo, favorire l’adozione di strumenti che abbiano come obiettivo quello di sostenere i processi di ristrutturazione aziendale in maniera particolarmente tempestiva. Queste, inoltre, si aggiungono alle procedure che assicurano la prosecuzione delle attività, garantendo la continuità aziendale e, al contempo, che tutelano l’azienda stessa. Questa nuova norma, secondo quanto previsto, entrerà in vigore a partire dal 15 luglio 2022. Un mese prima, infatti, il 15 giugno il governo italiano ha inserito delle modifiche al codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in modo da aggiornare i quadri di ristrutturazione preventiva e le istituzioni e le interazioni. Queste misure, infatti, hanno come obiettivo quello di assicurare una efficace procedura di ristrutturazione aziendale, di insolvenza, e di esdebitazione. Secondo quanto previsto dalla normativa, infatti, la legge doveva entrare in vigore il 15 agosto 2020 ma, a causa della pandemia da COVID-19, si è deciso di posticipare l’entrata in vigore della legge a luglio 2022. la nuova norma, infatti, introduce il concetto di adeguatezza degli assetti organizzativi.

Quali sono i principali obiettivi di questa norma?

Questa misura, infatti, ha come obiettivo quello di prevenire la crisi aziendale in maniera tempestiva grazie ad un adeguato sistema di individuazione dei delle incongruenze aziendali e, al contempo, introdurre tutti quegli strumenti che hanno come obiettivo quello di riorganizzare delle strutture amministrative e contabili dell’azienda, per favorire in quetso modo un processo di ristrutturazione aziendale più rapido e efficace. All’interno di queste misure vi è un più attento programma di bilancio e pianificazione industriale in modo da riuscire a garantire la stabilità aziendale e al contempo, la continuità aziendale per l’anno successivo. Vengono inoltre individuati i segnali di allarme che devono attivare queste procedure come, ad esempio, i ritardi sui pagamenti degli oneri retributivi la passività verso fornitori e gli interessi di mora che vengono attivati.

Quali sono le altre novità?

La norma, al fine di essere particolarmente efficace, ha introdotto altri elementi come, ad esempio, la composizione negoziata. Questo, infatti, è un accordo volontario confidenziale e stragiudiziale che ha come obiettivo quello di assicurare la supervisione di un consulente indipendente, esterno all’azienda, che sia dunque capace di fornire tutte le informazioni necessarie per approntare una ristrutturazione aziendale effettivamente efficace. Sebbene infatti gli amministratori continuano ad occuparsi di attività ordinaria e straordinaria, i consulenti esterni possono essere degli strumenti efficaci per pianificare correttamente gli interventi da eseguire all’interno della propria azienda. Gli accordi di ristrutturazione i piani di risanamento sono altri elementi importanti introdotti dalla norma. Questi ultimi, infatti, permettono di assicurare un maggiore flessibilità nell’organizzazione della ristrutturazione aziendale permettendo di accordarsi con i creditori riguardo l’indebitamento l’accordo di ristrutturazione a efficacia estesa, inoltre, consente di estendere i creditori dissenzienti e le principali disposizioni d’accordo. Il piano di ristrutturazione, inoltre, deve essere suddiviso per diverse classi di creditori e, al contempo, garantire la retribuzione dei dipendenti. Esiste inoltre l’introduzione del concordato preventivo semplificato e, al contempo, di una indicazione per quanto riguarda la liquidazione giudiziale nel caso in qui l’azienda non sia stata in grado di riorganizzare efficacemente la propria struttura.

Cos'è un rack e a cosa serve Previous post Cos’è un rack e a cosa serve
Scopri i Segreti per Valutare una Borraccia di Qualità Come Capire se è Buona Next post Scopri i Segreti per Valutare una Borraccia di Qualità: Come Capire se è Buona