La fresa e i suoi svariati usi

La fresa e i suoi svariati usi

Tutti coloro i quali sono amanti della lavorazione del legno, oppure sono dei professionisti in questo campo, sanno bene che per effettuare ogni tipo di lavorazione di estrusione o di sagomatura particolare sia necessario l’utilizzo di una fresatrice. Questa infatti consente di ottenere delle lavorazioni uniche come gli incastri o delle scanalature che altrimenti non sarebbe possibile realizzare. Ad ogni tipologia di lavorazione corrisponde una fresa ben precisa, caratterizzata da un tagliente studiato in modo tale da compiere quella determinata incisione nel modo migliore possibile. Abbiamo fatto riferimento agli incastri: ottenerli è possibile in modo estremamente preciso grazie a delle semplici frese a codolo, utilizzandole ovviamente nel modo corretto. Il codolo è la parte della fresa che si innesta nella fresatrice e si può trovare sagomata in vari modi, a seconda del tipo di fresa sulla quale dovrà essere innestata. La più frequente è la fresa a codolo cilindrico.

Incastri nel legno a pettine

Tra le tante lavorazioni che si possono effettuare sul legno per mezzo di una fresa esiste anche la possibilità di ricavare degli incastri. Grazie all’utilizzo delle frese a codolo infatti si può andare a incidere una parte di un listello di legno in modo da ricavare un incavo, e in un altro dare vita alla sezione opposta in grado di combaciare perfettamente e rendendo i due pezzi solidali tra loro. Una delle soluzioni, forse anche più semplice da realizzare, viene definito incastro a pettine. Questa tipologia di incastro deve il suo nome alla forte somiglianza alla struttura di un pettine e dei suoi molti denti. L’incastro a pettine infatti viene realizzato creando tanti denti su un lato del componente in legno. Per favorire l’incastro, l’altro elemento che si deve inserire avrà i denti sfalsati rispetto al primo. Ognuno dei denti avrà le stesse dimensioni dell’incavo corrispondente sul pezzo opposto, così da garantire un risultato perfetto e senza vuoti. Potrebbe essere comunque necessario utilizzare un collante per mantenere la struttura fissa. Utilizzando una fresa a codolo si andrà quindi a smussare il lato del componente in legno facendo molta attenzione a seguire scrupolosamente le linee precedentemente disegnate cosicché andranno a combaciare perfettamente con l’altro pezzo.

Incastri nel legno a pettine

Oltre alla modalità d’incastro a pettine si può utilizzare un’altra un po’ più complessa, ma che per determinate situazioni offre garanzie superiori di tenuta. Questa tipologia viene definita incastro a coda di rondine. Anche in questo caso il nome prende origine dalla forma che si deve ottenere, simile in questo caso alla parte terminale del volatile. La parte da incastrare, così come la smussatura che si avrà sull’altro componente, risulta di forma simile a un trapezio isoscele. Come si può intuire, per inserire i due componenti si andranno a sovrapporre in maniera trasversale rispetto al loro sviluppo, mentre una volta inseriti garantiscono l’impossibilità di movimento tra loro longitudinalmente, anche senza adoperare alcun collante. Da un punto di vista pratico risulta un po’ più difficile da realizzare rispetto a un incavo a pettine. Tuttavia, scegliendo una fresa a codolo con le giuste dimensioni sarà piuttosto semplice realizzare incavi perfetti. Ovviamente fondamentali sono le capacità dell’utilizzatore e le corrette impostazioni di velocità di taglio e di avanzamento. Se anche uno solo di questi non dovesse essere dosato correttamente si potrebbe andare incontro a delle lavorazioni non perfette, con conseguente impossibilità di far combaciare le componenti in modo tale che rimangano ferme. In ogni caso, è sempre buona norma non eccedere con gli intagli, ma piuttosto lasciare un po’ di materiali in più che, in caso, può essere rimosso con della semplice carta vetrata. Andare subito troppo decisi infatti può comportare una eccessiva lavorazione e asportazione di materiale che non può essere sistemato in alcun modo.

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